Corfù o Kerkyra (dal greco Κέρκυρα) è situata nel mar Ionio di fronte alle coste dell'Epiro, al confine tra Grecia ed Albania. La si raggiunge facilmente sia via mare, dalla Grecia, dall'Italia, dall'Albania e dalla ex-Jugoslavia che in aereo (aeroporto internazionale di Kapodistrias). Dall'Albania dista pochissime miglia marine mentre ne dista 18 da Igoumenitsa, 120 da Brindisi e solo 70 da Otranto. Per la sua posizione è sempre stata il ponte naturale tra Italia e Grecia ed è ad oggi ancora la prima tappa dei turisti che si dirigono in Grecia via mare partendo dall'Italia.
Ha una superficie di 593 km² (la seconda in ordine di grandezza tra le isole ioniche, dopo Cefalonia) e circa 110000 abitanti.
L'isola è attraversata da una lieve linea montuosa che ad ovest degrada dolcemente verso belle baie sabbiose mentre ad est è più aspra e selvaggia. La montagna più alta si chiama Pantokrator (906 metri) e domina la parte nord dell'isola. Corfù è forse l'isola più verde della Grecia grazie alle sue piogge invernali e la sua vegetazione comprende principalmente olivi e cipressi. L'olio d'oliva è infatti il prodotto principale dell'isola insieme ai formaggi, salumi e al vino bianco. Il terreno di Corfù è molto fertile ma da isola essenzialmente agricola ora Corfù sembra essere diventata soprattutto molto turistica.
Il capoluogo dell'isola, la città vecchia di Kerkyra, è molto caratteristica essendo rimasta quasi inalterata nei secoli. Ma diversi altri villaggi dell'isola valgono una visita.
Il mare è molto bello: azzurro, trasparente e con magnifiche spiagge sabbiose.
L'isola di Corfù può essere considerata la capitale del turismo nautico nello Ionio con tantissimi yacht e imbarcazioni di ogni genere.
L'isola ha sicuramente un'impronta internazionale e, pur essendo molto costruita per accogliere i turisti, conserva ancora i segni del passaggio dei suoi dominatori, soprattutto i veneziani. Fuori dalle zone turistiche, ad esempio nel verdissimo entroterra, si respira ancora la vera atmosfera greca.
Secondo la mitologia Corfù è stata l'ultima tappa del lungo peregrinare di Ulisse che approdò appunto nella baia di Ermones.
Gli abitanti dell'isola vivono cercando di conservare le loro tradizioni e il loro folklore, in particolare la musica e la danza. I loro prodotti tipici sono i tessuti, i tappeti, la paglia intrecciata, l'argenteria e la gioielleria.
La rete stradale dell'isola è buona e i vari villaggi sono tutti collegati da una fitta rete di mezzi di trasporto. Piccole imbarcazioni trasportano i turisti nei luoghi più caratteristici. Sull'isola esistono diversi noleggiatori di auto e scooter.