Leros (dal greco Λέρος) è un'isola del Dodecanneso posta tra Kalymnos (a cui è quasi attaccata) e Patmos. La si raggiunge sia via mare, ad esempio dal porto greco del Pireo (171 miglia marine) o da Kos che in aereo (aeroporto nazionale di Partheni).
Ha una superficie di 53 km² e una popolazione di 8000 abitanti circa.
L'isola è prevalentemente montuosa con pinete e piccole valli fertili grazie all'abbondanza di sorgenti, golfi profondi e coste frastagliate. Il monte più elevato, Clidi, misura circa 320 metri.
L'isola vista dal mare è indubbiamente brulla, ma al suo interno ci sono aree verdeggianti ricche di ulivi ed oleandri. La popolazione vive di agricoltura e di turismo. In passato c'è stata anche una forte emigrazione verso l'Africa. Leros è un'isola tranquilla, non invasa dal turismo anche se nel porto di Lakki attraccano molte barche, anche di grandi dimensioni. Si caratterizza inoltre per una particolarità: i poderi dell'isola appartengono quasi sempre alle donne perché un'antica usanza imponeva l'eredità dei beni immobili alle figlie femmine. A Leros molti anziani parlano la nostra lingua a causa dell'occupazione degli italiani che la trasformarono in base navale e che ha lasciato il segno anche nell'edilizia tipica del periodo fascista. A causa della presenza della base navale è stata fortemente bombardata durante la seconda guerra mondiale.
Purtroppo l'isola in passato è stata conosciuta per la presenza di un terribile e disumano ospedale psichiatrico, utilizzato anche come campo d'esilio per i dissidenti politici durante il periodo della dittatura dei colonnelli.
Il capoluogo di Leros è Platanos mentre il porto principale è a Lakki (uno dei porti naturali più grandi del Mediterraneo).
Le strade asfaltate dell'isola sono in buone condizioni e collegano tutti i luoghi principali ma anche gli sterrati sono sempre percorribili. Ci si può spostare in autobus (corse un po' limitate), taxi, affittando un'auto o meglio ancora uno scooter.